Un incontro e la decisione di scrivere un libro insieme per tutti coloro che hanno perso il senso della vita. Un libro luminoso e profondo che insegna il magico potere della parola per coltivare la nostra interiorità e Accorgersi di essere vivi.
Da qualche giorno in libreria il volume firmato da Franco Arminio, definito da Roberto Saviano come “uno dei poeti più importanti di questo Paese” e Guidalberto Bormolini che, dice Stefano Mancuso, “con sapienza e gentilezza ci insegna che conoscere significa amare, nient’altro». ( Ponte alle Grazie, pagg. 144, euro 14) è un breviario per chi ha perso la via. “Il materialismo brutale e nichilista in cui siamo immersi non solo accentua le ingiustizie sociali e danneggia la salute del pianeta, ma è anche un’implacabile assicurazione sull’infelicità: le nazioni più avanzate economicamente sono piene di depressione e solitudine”. Presi da un mondo frenetico e competitivo, ci dimentichiamo di essere vivi.
In questo libro, Franco Arminio e Guidalberto Bormolini cercano di tracciare un sentiero che vada in direzione contraria: una terapia della parola come risorsa antica e a disposizione di tutti, per chi desidera ritrovare un senso di comunione più ampio e profondo con l’umanità. Imparare dalla sofferenza, fare nuove tutte le cose, spiccare il volo, cogliere la meraviglia del mondo: in ogni breve capitolo di questo saggio, il ragionare poetico di Arminio si interseca con le riflessioni in prosa di Bormolini, dando vita a un testo denso di spiritualità e poesia, che cura l’anima e aiuta a ritrovare il senso perduto. Con uno stile lirico e coinvolgente allo stesso tempo, i due autori ci guidano in un viaggio alla scoperta non tanto del mondo, ma di noi stessi nel mondo.
Franco Arminio è nato e vive a Bisaccia, nell’Irpinia orientale. Poeta e scrittore, “paesologo”, è ideatore e promotore di numerose iniziative contro lo spopolamento delle aree interne del nostro paese. Ha realizzato documentari e scritto molti libri, tra cui ricordiamo (2011), (2017), (2022), (2023), (2024).
Guidalberto Bormolini ha lavorato come falegname e liutaio. In gioventù incontra la meditazione, entra in una Comunità di meditazione cristiana e viene ordinato sacerdote. Laureato in Teologia, è docente al Master End of Life dell’Università di Padova. Ha lavorato alla ricostruzione del borgo “Tutto è vita”, un villaggio abbandonato che è stato trasformato in un luogo di cura integrale. Per Ponte alle Grazie ha pubblicato (2022) e (2023).
