Italiano

La fiamma olimpica è partita, Polonara tra i tedofori: “Emozionante essere qui in piedi”

Allo Stadio dei Marmi Giancarlo Peris, ultimo tedoforo dei Giochi di Roma 1960, ha portato con sé all’interno dell’impianto la lanterna dove viene custodito il fuoco. Quindi Giovanni Malagò, presidente della Fondazione dei Giochi invernali di Milano-Cortina, ha acceso il braciere del viaggio della fiamma. Poi la fiaccola olimpica ha iniziato il suo percorso con il primo tedoforo, Gregorio Paltrinieri, protagonista del tratto iniziale dello Stadio dei Marmi. “Ho vinto ai Giochi, ho chiuso le Olimpiadi di Parigi con la bandiera e apro quelle di Milano Cortina con la fiamma, ora mancherebbe giusto una cosetta…”, ha detto il nuotatore riferendosi al desiderio di fare da portabandiera ai Giochi di Los Angeles. “Intanto mi qualifico poi ci pensiamo…”, ha aggiunto. Sull’emozione di aprire la staffetta della fiamma ha poi detto: “È stato stupendo, non me lo aspettavo. Sono contento, questa rappresenta un messaggio d’unione”.

Polonara: “E’ una emozione essere qui in piedi”

Tra i tedofori anche Achille Polonara, il cestista affetto da leucemia che si è soffermato sulla sua battaglia contro la malattia “Questa giornata è stata molto emozionante. E’ già un successo essere qui in piedi perché fino a qualche settimana fa ero in carrozzina. E’ stata complicata, spero che da adesso in poi le cose vadano meglio. Essere un atleta mi ha aiutato molto e anche la giovane età ha fatto la sua parte. Sono sempre stato un combattente”.

Tamberi: “Los Angeles è lontana, ma l’obiettivo è quello”

Il testimone a Polonara lo ha passato Gianmarco Tamberi: “Polonara lo conosco bene, siamo amici fin da piccoli e siamo marchigiani entrambi. Passare la fiamma a lui è stata una soddisfazione immensa. So cosa ha passato e non è da augurare a nessuno, ma lui ha affrontato tutto da guerriero”. Poi sul suo futuro nel salto in alto: “Il mio rapporto con le olimpiadi così è sempre più stretto, speriamo arrivi fino a Los Angeles, perché sarà un viaggio lungo e complicato, ma l’obiettivo è quello”, ha concluso Gimbo.

Berrettini con la fiaccola in Piazza Cavour

Prosegue intanto il viaggio della fiamma olimpica a Roma: e sarà così fino a questa sera quando intorno alle 19.30 arriverà in Piazza del Popolo per l’ultima tappa della giornata. Untratto lo ha fatto anche Matteo Berrettini, fresco di vacanze alle Maldive e vincitore in Coppa Davis, che ha raccolto il testimone in Piazza Cavour. Per lui firma sulle telecamere come fosse una partita di tennis e poi fiamma che si sposta a Castel Sant’Angelo dove ad attenderla c’era Gigi Datome.

Malagò: “Se siamo qui è grazie a Giulio Onesti”

“È un periodo ricco di emozioni- ha detto il presidente del Coni, Luciano Buonfiglio -. Diecimila torce e una fiamma unica che testimonia la voglia di far bene”. Poi le parole del ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi: “È una giornata meravigliosa, la vita ci ha regalato un sogno e un dono: essere qui. Il fuoco dalla Grecia arriva a Roma e torna a casa, con la fiaccola che porterà messaggi di concordia e rispetto”. Conclude Malagò: “Se siamo qui è anche grazie a Giulio Onesti e ai Giochi che ha portato a Roma nel ’60. In questo viaggio bellissimo toccheremo tutti i siti UNESCO e sarà un grande spot per il Paese”.