Giorgia Meloni al Quirinale. La suggestione piace al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: “È donna, è giovane, sarebbe una bella cosa per tutto il Paese, dopo aver avuto il primo presidente del Consiglio donna avere in un prossimo futuro il presidente della Repubblica nella persona di Giorgia Meloni”, dice il titolare del Viminale alla festa dela Firenze.
Un tema per ora lontano nel tempo. Il capo dello Stato, rieletto per un secondo mandato a febbraio del 2022, è appena a metà del suo settennato. “Siamo contentissimi tutti di avere ancora per quattro anni il presidente Mattarella”, ha aggiunto Piantedosi. Convinto che la presidente del Consiglio si guadagnerà un seconda legislatura dopo le Politiche del 2027: “E siamo contentissimi di avere il presidente Meloni per i prossimi 7 anni. E sottolineo 7 anni!”. Del resto, conclude, “Meloni è giovane e ha tutto il tempo per poterlo fare, e ha dimostrato di saper interpretare in maniera molto bilanciata e equilibrata un ruolo così importante”.
Opinione rilanciata anche sulla gestione delle piazze per Gaza: “Non devo fare di certo il difensore di ufficio del presidente del Consiglio, ma faccio presente che qualcuno ha definito i miliziani di Hamas ‘meritevoli di avere una comprensione’ o ha elevato chi affermava queste cose a riferimento morale ed etico, al punto dal voler conferire dei premi e riconoscimenti”.
“Quello che sta facendo il governo va molto bene – si promuove il ministro dell’Interno – da sottolineare l’approccio equilibrato del governo sul conflitto”.
L’attenzione del Viminale sui cortei è alta, continua Piantedosi: “In Parlamento ho detto che tutto quello che sta dietro ad alcune scene che abbiamo visto nelle manifestazioni e alcuni elementi sono al vaglio degli inquirenti per capire se alcune azioni apparentemente coordinate c’è una strategia o meno. Da tempo inoltre – conclude il ministro – i nostri investigatori hanno evidenziato la ricomparsa sullo scenario di vecchi nostalgici della vecchia lotta armata. Questo non vuol dire un ritorno della lotta armata ma che nel substrato” delle manifestazioni “qualcuno vive la suggestione di reimpiantare la lotta armata e la sovversione”.
