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Svelata la telefonata di Witkoff a Ushakov. Mosca: “Operazione per far saltare il negoziato”

LONDRA – “So cosa ci vuole per fare la pace: Donetsk (alla Russia, ndr.) e forse uno scambio di territori da un’altra parte. Ma invece di dirlo così, parliamo del piano con maggiore speranza perché penso che possiamo arrivare a un accordo”. Sono le parole esatte di Steve Witkoff, il super negoziatore di Donald Trump per l’Ucraina e per Gaza, in una telefonata del 14 ottobre scorso a Jurij Ushakov, principale consigliere di Vladimir Putin per la politica estera, la cui registrazione è stata pubblicata dall’agenzia americana Bloomberg.

Ushakov ne ha implicitamente confermato il contenuto, dichiarando a una televisione russa: “Parlo con Witkoff molto spesso, ma lo scopo della rivelazione di questa telefonata è probabilmente quello di ostacolare il negoziato. Dubito che sia venuta fuori per migliorare le relazioni” fra Russia e America. Ciononostante, il consigliere del Cremlino ha confermato che il negoziatore di Trump si recherà nei prossimi giorni a Mosca per proseguire le discussioni sul piano di pace: “E’ stata raggiunta un’intesa preliminare sulla visita”, ha detto Ushakov, aggiungendo che con l’emissario americano ci saranno “diversi altri funzionari dell’amministrazione Usa”. Lo stesso Trump aveva preannunciato lunedì sera il viaggio di Witkoff, indicando che sarebbe stato accompagnato fra gli altri da Jared Kushner, il genero del presidente.

Gaza come modello per l’Ucraina

Visitando insieme il Medio Oriente, il mese scorso Witkoff e Kushner hanno dato la spinta finale al piano in 20 punti che ha prodotto il cessate il fuoco a Gaza come base per una pace a lungo termine nella regione. L’indiscrezione sulla telefonata e sul viaggio a Mosca dei due negoziatori di fiducia della Casa Bianca potrebbe avere lo stesso impatto per la mediazione di pace americana per l’Ucraina. La conversazione telefonica resa nota da Bloomberg, durata cinque minuti, sembra rivelare come è nata l’iniziativa per mettere fine alla guerra tra Russia e Ucraina. Witkoff suggerisce espressamente a Ushakov di sviluppare uno schema di pace congiunto sul modello di quello per Gaza.

“Abbiamo preparato un piano di Trump in 20 punti per Gaza e sto pensando che potremmo fare la stessa cosa con voi”, dice Witkoff. “Ora, io so cosa ci vorrà per raggiungere un accordo di pace: Donetsk e forse uno scambio di territori da qualche parte”, aggiunge il negoziatore americano, dando nel contempo consigli di carattere tattico su come Putin avrebbe dovuto commentare la proposta, con complimenti a Trump e parole ottimistiche sul piano. “Putin si congratulerà”, gli risponde Ushakov, dimostrando di accettare il suggerimento, “e dirà che Trump è un vero uomo di pace”. Come poi in sostanza è avvenuto, quando il presidente russo ha definito il piano come “una base per un accordo di pace definitivo”.

Il piano di pace

Sebbene nei giorni successivi altre fonti del Cremlino abbiano descritto come “controproducenti” le modifiche al piano uscite dagli incontri fra plenipotenziari europei, ucraini e americani, l’annuncio di un imminente viaggio a Mosca di Witkoff e Kushner sembra segnalare due cose: che la scadenza di questo giovedì, Festa del Ringraziamento negli Stati Uniti, indicata inizialmente da Trump come data per ottenere una risposta positiva dal presidente ucraino Zelensky sul piano, sarà prolungata, come del resto prevedevano in molti; e che la trattativa va avanti. Le nuove rivelazioni arrivano dunque mentre Trump invia i suoi due negoziatori a Mosca e il segretario della U.S. Army Daniel Driscoll a incontrare gli ucraini, prima di un suo possibile incontro con Zelensky venerdì a Washington. “Guardo con speranza alla possibilità di incontrare presto il presidente Zelensky e il presidente Putin”, ha scritto ieri Trump sul social Truth, “ma SOLTANTO quando l’accordo per mettere fine a questa Guerra è FINALE, o nella sua fase finale”.