PARIGI – Volodymyr Zelensky annuncia uno «storico» accordo con la Francia sulla difesa aerea alla vigilia della sua visita a Parigi, mentre l’Eliseo prepara una giornata interamente dedicata al rafforzamento della cooperazione militare con Kiev. Il presidente ucraino sarà ricevuto oggi da Emmanuel Macron. Al centro del faccia a faccia, la firma di un’intesa destinata secondo Zelensky a garantire «un significativo rafforzamento della nostra aviazione da combattimento, della difesa aerea e di altre capacità di difesa». Dopo i Mirage 2000-5 consegnati un anno fa, l’Ucraina potrebbe ricevere dalla Francia i più moderni Rafale prodotti da Dassault. Zelensky ha già firmato a ottobre un accordo con la Svezia per 150 aerei di caccia Gripen. L’obiettivo dell’Ucraina, ha spiegato il leader, è costituire in futuro una flotta di 250 nuovi aerei.
«Questo è ciò che aiuta veramente l’Ucraina a difendersi» ha sottolineato Zelensky a proposito dell’intesa con Parigi che sarà svelata nei dettagli solo oggi. Nel 2024, la Francia aveva già consegnato sei Mirage 2000-5, dopo che piloti e meccanici ucraini avevano seguito per diversi mesi un addestramento. Con un nuovo inverno di guerra davanti, il presidente ucraino ha ribadito che le priorità per Kiev è la difesa aerea insieme a sistemi e missili antiaerea. «Dopo ogni attacco russo, garantiamo la ricostituzione delle nostre forze. Non è facile, ma ci stiamo riuscendo» ha spiegato.
Dassault aveva confermato trattative con Kiev qualche settimana fa. «Non sarà una cosa immediata perché bisogna formare i meccanici, i piloti e perché già oggi facciamo fatica ad avere abbastanza Rafale per l’esercito francese» sostiene l’ammiraglio Jean-Louis Vichot, ex capo della missione militare francese presso la Nato. Secondo indiscrezioni, l’acquisto dei caccia francesi potrebbe essere finanziato dal programma Purl della Nato che prevede forniture di equipaggiamenti all’Ucraina.
In un video diffuso sui social, il capo dello Stato ucraino si è congratulato dell’accordo che sarà siglato a Parigi, nell’ambito di un tour europeo che ieri lo ha portato ad Atene, dove ha ottenuto un contratto per la fornitura di gas all’Ucraina, e che proseguirà poi in Spagna per incontrare il premier Pedro Sanchez e visitare il Museo Reina Sofia e vedere il «Guernica» di Picasso, simbolo globale del rifiuto alla guerra. L’Eliseo presenta la visita di Zelensky come un momento chiave per «mettere in valore l’ampiezza della cooperazione in materia di difesa e armamenti» e per «continuare a rafforzarla» avvicinando le basi industriali e tecnologiche dei due Paesi. La prima tappa oggi sarà la base aerea di Villacoublay, a sud della capitale, dove Macron e Zelensky dovrebbero dettagliare il contributo francese alla modernizzazione dell’esercito ucraino, in particolare nel campo della difesa del cielo, tra intercettazione di missili, guerra anti-drone, nuovi equipaggiamenti, con l’obiettivo di avvicinare progressivamente Kiev agli standard Nato.
Il nuovo accordo si inserisce nella cornice più ampia delle garanzie di sicurezza che Parigi e i partner europei intendono offrire all’Ucraina nel medio e lungo periodo. L’Eliseo insiste in particolare sul progetto di una forza multinazionale, con una trentina di Paesi che potrebbe partecipare in caso di un’ipotetica tregua, e con un comando generale tra Francia e Regno Unito. L’intesa con Kiev, precisano nell’entourage di Macron, dovrebbe rappresentare uno dei pilastri operativi anche della coalizione dei Volontari. A Parigi, dopo il pranzo di lavoro all’Eliseo, i due leader parteciperanno al “Drone Alliance Forum”, concepito per mettere in rete la base industriale francese e quella ucraina sulla produzione di droni, strumento centrale tanto nell’offensiva russa quanto nella risposta difensiva di Kiev. L’intesa annunciata da Zelensky non riguarda solo l’invio di nuovi aiuti militari ma secondo l’Eliseo punta a integrare l’esperienza di combattimento ucraina alle tecnologie militari francesi nell’ottica della Difesa europea del futuro.
