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Zelensky in intervista a Cernobbio: “Lavoro a una roadmap per il cessate il fuoco da presentare a Biden e Harris a novembre”

CERNOBBIO – “Di cosa abbiamo parlato con Giorgia Meloni? Di ricostruire l’Ucraina, dei preparativi per la conferenza sul tema che si terrà in Italia nel 2025. Ho visto anche i più importanti amministratori delegati del vostro Paese”. Più rilassato rispetto a ieri, complice la notte passata nella splendida Villa D’Este sul Lago di Como dove si tiene il Forum Ambrosetti, il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha incontrato la premier nella prima parte della mattinata per poi affrontare un’intervista coi direttori di sei testate italiane () moderata da Monica Maggioni, ex direttrice del Tg1 e inviata di guerra.

Il piano segreto di Zelensky per il cessate il fuoco

Zelensky ha spiegato di stare lavorando a una road map per la pace in Ucraina, “un piano che sarà pronto a novembre e che presenterò al presidente Biden, ai candidati Trump e Harris, e ai leader del G7 perché voglio sapere cosa ne pensano”. Non ha fornito molti dettagli, la cornice è ancora riservata, ma si capisce che il piano prevederà un ruolo attivo nella difesa ucraina dei partner occidentali che sia “una garanzia del cessate il fuoco”. E permetta al leader di Kiev, dunque, di sedersi al tavolo e aprire le trattative diplomatiche.

L’offensiva di Kursk

Sul fatto che in Italia non tutte le forze politiche del governo Meloni siano a favore dell’occupazione della regione russa di Kursk, Zelensky dice di “non aver alcun problema col governo italiano” e ribadisce che l’Ucraina è stata costretta all’operazione preventiva. “L’intelligence americana e di altri Paesi occidentali ci aveva avvertito che la Federazione russa stava cercando di occupare Kharkiv e la regione di Sumy per creare una zona cuscinetto a nord dell’Ucraina. A Kharkiv li abbiamo fermati, per Sumy abbiamo fatto un’azione preventiva a Kursk per difendere la città. Avevamo il diritto di farlo. Noi, a differenza dei russi, non uccidiamo i civili, cibo e viveri alla popolazione sono forniti dal nostro esercito, a Putin non interessa la sorte dei suoi cittadini infatti non ha neanche organizzato un corridoio umanitario”.

Le armi di Iran e Corea alla Russia

Zelensky ha poi confermato la notizia pubblicata dal della consegna, da parte di Teheran, di armamenti alla Russia. “Putin sta cercando di lanciare ancora più bombe per uccidere altri bambini. Noi cerchiamo di difenderci, ma la Russia usa missili balistici che arrivano da Teheran”. Il presidente ucraino ha parlato anche di forniture militari provenienti dalla Corea del Nord. “Tutti i missili a lungo raggio che vengono lanciati dalla Russia, inoltre, hanno componentistica occidentale, pezzi di Taiwan, pezzi cinesi. Abbiamo tutte le prove. Putin non ha un solo missile a lunga gittata che sia costruito interamente con componenti russi”.

“Il rimpasto del governo? Servivano forze fresche”

Altro argomento spinoso, che ha generato perplessità tra gli alleati, è il rimpasto di governo deciso da Zelensky nell’ultima settimana, con alcuni dei ministri più noti (ad esempio quello degli Esteri, Dmytro Kuleba) assegnati ad altro incarico. “Il cambio è dovuto al fatto che la guerra continua e ogni persona, anche di alte professionalità, si stanca”, spiega. “L’Ucraina non ha alcuna possibilità di vincere se è stanca. Dobbiamo lavorare h24 per il nostro popolo. Avevo già detto dell’intenzione di fare un cambio nell’intero sistema e avevo cominciato col comandante delle forze armate (Zaluzhny, ndr) e ora siamo arrivati al governo. Questo ci permetterà di avere nuove energie. La professionalità dei ministri che lasciano non è mai stata in discussione”.